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Blog - I BONUS EDILIZI DAL 2024

SUPERBONUS E AGGIORNAMENTO DELLE RENDITE CATASTALI

Nel 2025 verranno attuate le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 che prevedono l’adeguamento delle rendite catastali degli immobili che sono stati oggetto di interventi di efficientamento energetico (installazione di un impianto fotovoltaico, applicazione del cappotto termico sulle pareti dell’immobile, sostituzione della vecchia caldaia, etc), qualora venga rilevato un incremento del valore dell’immobile pari o superiore al 15%.

L’obiettivo del legislatore è quello di verificare che gli interventi effettuati sugli immobili siano rispecchiati nei dati catastali, sia in termini di consistenza fisica che di valore economico.

L’Agenzia delle Entrate effettua questi controlli incrociando gli importi dichiarati per i lavori agevolati con le informazioni presenti nella banca dati catastale. Se emerge che i lavori hanno comportato un incremento del valor dell’immobile pari o superiore al 15%, il proprietario dell’immobile riceverà una lettera di compliance con invito a regolarizzare la situazione entro un certo termine, pena l’applicazione di sanzioni.

Come capire se è obbligatorio procedere con l’aggiornamento?

Un criterio operativo comunemente utilizzato per determinare l’obbligo di variazione catastale si basa sul rapporto tra l’importo dei lavori effettuati e la rendita catastale dell’immobile.

La regola pratica:

  1. calcolare l’importo totale dei lavori agevolati (attualizzato al 1988);
  2. determinare l’1% dell’importo attualizzato;
  3. confrontare questo valore con il 15% della rendita catastale dell’immobile.

Se l’1% dell’importo attualizzato supera il 15% della rendita catastale, allora è necessario presentare la dichiarazione Docfa con la richiesta di variazione.

Esempio:

Un immobile ha una rendita catastale di 800 euro e il costo dei lavori agevolati con il Superbonus è pari a 100.000 euro.

  1. Importo attualizzato al 1988: 48.000 euro (riduzione del 52%).
  2. 1% dell’importo attualizzato: 480 euro.
  3. 15% della rendita catastale: 120 euro.

In questo caso, l’1% dei lavori attualizzati (480 euro) supera il 15% della rendita catastale (120 euro), quindi la variazione catastale è obbligatoria. Se il proprietario non provvede, rischia di incorrere in sanzioni.

Come procedere all’aggiornamento della rendita catastale

Effettuare una variazione catastale richiede l’intervento di un tecnico abilitato che dovrà procedere con questi passaggi:

  1. Analisi tecnica preliminare e valutazione dell’incremento di valore: il tecnico verifica se gli interventi realizzati rientrano nei casi in cui l’aggiornamento catastale è obbligatorio.
  2. Aggiornamento rendita: previa verifica della conformità dell’immobile, il tecnico prepara la planimetria aggiornata, una relazione descrittiva degli interventi e calcola la nuova rendita catastale.
  3. Presentazione della dichiarazione Docfa: la documentazione viene trasmessa telematicamente all’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima procede con l’aggiornamento dei dati catastali.

Le conseguenze della mancata variazione catastale

L’omissione dell’aggiornamento catastale può avere diverse ripercussioni, tra cui:

  • Sanzioni amministrative: l’Agenzia delle Entrate può applicare multe per la mancata presentazione della dichiarazione Docfa.
  • Problemi in caso di compravendita o successione: dati catastali non aggiornati possono complicare le transazioni immobiliari o le pratiche ereditarie.
  • Imprecisioni fiscali: una rendita catastale errata potrebbe causare contestazioni da parte del Fisco.

Bussero, 10/04/2024